Sonatina a tre
Questo brano è liberamente ispirato, soprattutto nella sonorità, alla «sonata a tre» di epoca barocca, spesso per due violini e clavicembalo e che poteva essere da camera o da chiesa. Il termine «sonata» intendeva sottolineare il fatto che questa composizione era di carattere strumentale e quindi «da sonare». Fra i tanti musicisti che ne scrissero, possiamo citare Arcangelo Corelli (1653-1713), Giuseppe Torelli (1658-1709), Tomaso Albinoni (1671-1751), Domenico Scarlatti (1685-1757).